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La storia medievale di Marino

Il Medioevo

Marino, feudo dei Frangipane

Nel Medioevo Bovillae fu abbandonata, e da Castrimoenium si sviluppò la moderna Marino: la prima citazione sicura del nome attuale della nostra città è del 1114. Marino fu un feudo dei Conti di Tuscolo, i potenti signori di Roma nell’XI secolo, e dopo di loro passò alla famiglia dei Frangipane. A questa famiglia appartenne Jacopa de Settesoli, che fu protettrice ed amica di san Francesco d’Assisi, ed è sepolta con lui ed i suoi primi discepoli nella basilica inferiore di Assisi. Nel Duecento, all’epoca di Jacopa, l’abitato si espanse con il quartiere di Santa Lucia, che prende nome dalla splendida chiesa gotica, oggi sede del Museo civico “Umberto Mastroianni”, uno dei rari monumenti gotici dei Castelli Romani.

Il grande storico della Campagna Romana Giuseppe Tomassetti ha scritto che i vicoli di Marino formano uno dei più bei quartieri medioevali del Lazio: può essere un’idea camminare lungo l’antica corriera per Napoli, via Postavecchia o passare attraverso lo stretto vicolo Baciadonne.

La signoria degli Orsini

Nel 1253 i Frangipane si estinsero, e dopo un periodo di incertezza il feudo passò agli Orsini nel 1266. Sotto il dominio di questa famiglia il castello di Marino subì due assedi: nel 1347 da parte di Cola di Rienzo, il visionario che si era proclamato tribuno della plebe romana e voleva distruggere i potentati locali dei baroni romani, ma finì impiccato nel 1354; e nel 1379 da parte delle milizie mercenarie di papa Urbano VI durante lo Scisma d’Occidente, dopo che le truppe del papa al comando di Alberico da Barbiano e dell’antipapa Clemente VII al comando di Bernardo de la Salle e Jean de Malestroit si erano affrontate nella valle proprio sotto al castello, che ancora oggi ha conservato il nome di Valle dei Morti per il ricordo di quella sanguinosa battaglia, conosciuta dagli storici come battaglia di Marino.

I trent’anni a cavallo tra Trecento e Quattrocento, quelli dello Scisma che vide contrapposti prima due e poi tre papi, furono anni caotici anche per Marino: l’incertezza durò fino a che il concilio di Costanza nel 1417 non nominò un unico papa, Martino V della famiglia Colonna, e questi per assicurarsi il controllo militare su Roma acquistò alla propria famiglia diversi feudi.

Marino, feudo dei Frangipane

Nel Medioevo Bovillae fu abbandonata, e da Castrimoenium si sviluppò la moderna Marino: la prima citazione sicura del nome attuale della nostra città è del 1114. Marino fu un feudo dei Conti di Tuscolo, i potenti signori di Roma nell’XI secolo, e dopo di loro passò alla famiglia dei Frangipane. A questa famiglia appartenne Jacopa de Settesoli, che fu protettrice ed amica di san Francesco d’Assisi, ed è sepolta con lui ed i suoi primi discepoli nella basilica inferiore di Assisi. Nel Duecento, all’epoca di Jacopa, l’abitato si espanse con il quartiere di Santa Lucia, che prende nome dalla splendida chiesa gotica, oggi sede del Museo civico “Umberto Mastroianni”, uno dei rari monumenti gotici dei Castelli Romani.

Il grande storico della Campagna Romana Giuseppe Tomassetti ha scritto che i vicoli di Marino formano uno dei più bei quartieri medioevali del Lazio: può essere un’idea camminare lungo l’antica corriera per Napoli, via Postavecchia o passare attraverso lo stretto vicolo Baciadonne.

La signoria degli Orsini

Nel 1253 i Frangipane si estinsero, e dopo un periodo di incertezza il feudo passò agli Orsini nel 1266. Sotto il dominio di questa famiglia il castello di Marino subì due assedi: nel 1347 da parte di Cola di Rienzo, il visionario che si era proclamato tribuno della plebe romana e voleva distruggere i potentati locali dei baroni romani, ma finì impiccato nel 1354; e nel 1379 da parte delle milizie mercenarie di papa Urbano VI durante lo Scisma d’Occidente, dopo che le truppe del papa al comando di Alberico da Barbiano e dell’antipapa Clemente VII al comando di Bernardo de la Salle e Jean de Malestroit si erano affrontate nella valle proprio sotto al castello, che ancora oggi ha conservato il nome di Valle dei Morti per il ricordo di quella sanguinosa battaglia, conosciuta dagli storici come battaglia di Marino.

I trent’anni a cavallo tra Trecento e Quattrocento, quelli dello Scisma che vide contrapposti prima due e poi tre papi, furono anni caotici anche per Marino: l’incertezza durò fino a che il concilio di Costanza nel 1417 non nominò un unico papa, Martino V della famiglia Colonna, e questi per assicurarsi il controllo militare su Roma acquistò alla propria famiglia diversi feudi.