La sagra dell'uva più antica d'Italia dal 1925

La storia moderna di Marino

I Colonna a Marino

I Colonna a Marino, quattro secoli di storia

I Colonna divennero signori di Marino nel 1419, e mantennero la signoria sul feudo fino all’inizio dell’Ottocento.

Sotto il dominio dei Colonna Marino partecipò alle vicende militari che videro quella famiglia contrapposta a vari papi, fu assediata in svariate occasioni e distrutta due volte (nel 1501 per ordine di papa Alessandro VI Borgia e nel 1526 per ordine di papa Clemente VII). A Marino nel 1490 nacque la poetessa petrarchista Vittoria Colonna, figlia di Fabrizio ed Agnesina di Montefeltro, che fu amica e protettrice di Michelangelo Buonarroti. I Colonna vollero anche risistemare l’impianto urbanistico del paese: ad Ascanio Colonna, fratello della poetessa Vittoria, si devono l’apertura di via Roma e la costruzione dell’attuale Palazzo Colonna sull’antica rocca medioevale, come da progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, nella prima metà del Cinquecento.

Marcantonio Colonna

Le guerre terminarono solo nel 1559, quando Marcantonio II Colonna concluse una pace con il papa Pio IV. Undici anni dopo fu lui ad ottenere da papa Pio V il comando del corpo di spedizione pontificio che partecipò alla battaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571, in cui le flotte alleate dei paesi cattolici sconfissero la potente flotta dell’Impero ottomano: [pullquote-left]è questo l’evento che commemoriamo con la Sagra dell’Uva, che idealmente si tiene nel giorno della festa della Madonna del Rosario, a cui fu dedicata la vittoria cristiana, che è appunto il 7 ottobre.

Marino perse una parte della sua importanza con la riapertura della via Appia nel tratto delle Paludi Pontine, voluta intorno al 1780 da papa Pio VI: in precedenza infatti la via corriera tra Roma e Napoli, cioè la più rapida, passava per Marino e proseguiva per Velletri, era l’antica via Latina. Tra i viaggiatori illustri che passarono da queste parti lasciandone nota nei loro scritti si ricordano papa Pio II, Giacomo Casanova, e più tardi Massimo d’Azeglio.

I Colonna a Marino, quattro secoli di storia

I Colonna divennero signori di Marino nel 1419, e mantennero la signoria sul feudo fino all’inizio dell’Ottocento.

Sotto il dominio dei Colonna Marino partecipò alle vicende militari che videro quella famiglia contrapposta a vari papi, fu assediata in svariate occasioni e distrutta due volte (nel 1501 per ordine di papa Alessandro VI Borgia e nel 1526 per ordine di papa Clemente VII). A Marino nel 1490 nacque la poetessa petrarchista Vittoria Colonna, figlia di Fabrizio ed Agnesina di Montefeltro, che fu amica e protettrice di Michelangelo Buonarroti. I Colonna vollero anche risistemare l’impianto urbanistico del paese: ad Ascanio Colonna, fratello della poetessa Vittoria, si devono l’apertura di via Roma e la costruzione dell’attuale Palazzo Colonna sull’antica rocca medioevale, come da progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, nella prima metà del Cinquecento.

Marcantonio Colonna

Le guerre terminarono solo nel 1559, quando Marcantonio II Colonna concluse una pace con il papa Pio IV. Undici anni dopo fu lui ad ottenere da papa Pio V il comando del corpo di spedizione pontificio che partecipò alla battaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571, in cui le flotte alleate dei paesi cattolici sconfissero la potente flotta dell’Impero ottomano: [pullquote-left]è questo l’evento che commemoriamo con la Sagra dell’Uva, che idealmente si tiene nel giorno della festa della Madonna del Rosario, a cui fu dedicata la vittoria cristiana, che è appunto il 7 ottobre.

Marino perse una parte della sua importanza con la riapertura della via Appia nel tratto delle Paludi Pontine, voluta intorno al 1780 da papa Pio VI: in precedenza infatti la via corriera tra Roma e Napoli, cioè la più rapida, passava per Marino e proseguiva per Velletri, era l’antica via Latina. Tra i viaggiatori illustri che passarono da queste parti lasciandone nota nei loro scritti si ricordano papa Pio II, Giacomo Casanova, e più tardi Massimo d’Azeglio.