La sagra dell'uva più antica d'Italia dal 1925

Implicazioni storiche ed economiche della Sagra dell’Uva di Marino

Nata per rilanciare il turismo ed l'economia di Marino.

Leone Ciprelli

Leone Ciprelli, ideatore della Sagra dell'Uva di MarinoLeone Ciprelli ideò la Sagra dell’Uva di Marino nel 1925, ispirandosi ai due avvenimenti più importanti della storia e della tradizione marinese: la vendemmia ed il vino, importanti fonti economiche di Marino, e la vittoria della Battaglia di Lepanto, alla quale partecipò Marcantonio Colonna, antico signore feudale della città.

Ciprelli scelse la prima domenica di ottobre per commemorare questa ricorrenza in quanto la domenica del 7 ottobre del 1571 nel mare greco del golfo di Lepanto la flotta cristiana della Santa Lega riuscì a battere la flotta moresca e fermare definitivamente l’avanzata turca in Europa.

Marcantonio Colonna e La battaglia di Lepanto

L’antefatto, che scatenò questo scontro, fu la presa ed i massacri da parte dei turchi sull’isola di Candia (Cipro) e di altre isole appartenenti a Venezia, nel 1570.

L’isola era consacrata all’apostolo S. Barnaba, amico di S. Paolo, e gli Ottomani nel depredarla profanaro le sacre reliquie del santo.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso. S. Barnaba doveva essere riscattato e gli infedeli ricacciati nelle loro terre.

Nel maggio del 1571, Papa Pio V riuscì a trovare un’intesa tra gli spagnoli, i veneziani, gli austriaci, i genovesi e formare la coalizione della Santa Lega.

Il Papa nel tentativo di riappacificare la Chiesa con la famiglia Colonna, volle come luogotenente della flotta pontificia Marcantonio Colonna consegnandogli lo stendardo con la scritta “In hoc signo Vinces”, simbolo beneaugurante come successe all’imperatore Costantino.

Dietro questa investitura, vi era il tentativo di riallacciare i rapporti della Chiesa con ila famiglia Colonna, scomunicati in passato per aver sostenuto gli spagnoli contro Pio IV,  fino al famoso “Schiaffo di Anagni” quando Sciarra Colonna nel 1303 tradì Papa Bonifacio VIII per il Re di Francia.

Con la vittoria della flotta cristiana, per Marcantonio Colonna fu un trionfo personale ed iniziò per il suo antico ed illustre casato un’ascesa tra le potenti famiglie romane, con la benedizione del Papa. Questa vittoria segnò la rinascita urbanistica di Marino.

La Basilica si San Barnaba

Nel 1640,  la Famiglia Colonna iniziò la costruzione della grande Basilica di S.Barnaba nel luogo ove vi erano due antichissime chiese medioevali: quella di S.Lucia e di S.Giovanni.

Nelle vicinanze della Basilica fu posta la Fontana dei Mori da cui si fece sgorgare dal 1925, con la Sagra dell’Uva, il vino.

I Colonna erano famosi per i loro eccessi e lo sfarzo delle loro feste  e Il costume di usare le statue e le fontane per far sgorgare il vino era pratica antichissima e questa  fu ripresa da Leone Ciprelli nelle conosciutissima tradizione “fontane che danno vino” durante la Sagra dell’Uva.

Nuovo assetto urbanistico per Marino

Tra le altre costruzioni di Marino sorse il Monastero del S. Rosario, si ampliò ed abbellì il Palazzo Comunale (Palazzo Colonna). Palazzo Colonna

 Si mise mano all’assetto urbanistico con nuovi parchi, fontane e giardini, oltre alle due Ville: Villa Colonna-Belpoggio (oggi sede della Biblioteca comunale) e Villa Colonna-Bevilacqua, Ville che ci sono restituite da due quadri del grande Gaspare Vanvitelli.

Tra le cittadine dei Colli Albani solo Marino conserva memorie di quella Vittoria sui Turchi e non solo negli edifici, nelle torri, nelle costruzioni.

Ma un’eco di quella battaglia storica e dei soldati al seguito del Colonna, che fecero ritorno vittoriosi a Marino, ancora permane negli attuali cognomi marinesi derivati dagli antichi soprannomi di battaglia: Arcieri, Armati, Aquili, Aquilani, Belardinucci, Bizzarri, Brunetti, Cavalieri, Cipriani, Galeota, Lancioni, Spadoni, Mori, Moretti, Negroni, Terribili, Vinciguerra e altri ancora.

La Sagra dell’Uva, pensata per dar lustro alla Città di Marino, aveva e ha tuttora i suoi momenti più importanti nelle “fontane che danno vino” e nel corteo storico del trionfo di Marcantonio Colonna che uscendo da Marino si reca a Roma a ricevere gli onori dal Papa, come è rappresentato nel palazzo di Paliano.

Come Marcantonio Colonna diede nuovo impulso urbanistico a Marino, Leone Ciprelli fece decollare e diede nuovo impulso a Marino in Italia e nel mondo grazie alla Sagra dell’Uva.

Autore: Enrico Di Lernia

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Leone Ciprelli

Leone Ciprelli, ideatore della Sagra dell'Uva di MarinoLeone Ciprelli ideò la Sagra dell’Uva di Marino nel 1925, ispirandosi ai due avvenimenti più importanti della storia e della tradizione marinese: la vendemmia ed il vino, importanti fonti economiche di Marino, e la vittoria della Battaglia di Lepanto, alla quale partecipò Marcantonio Colonna, antico signore feudale della città.

Ciprelli scelse la prima domenica di ottobre per commemorare questa ricorrenza in quanto la domenica del 7 ottobre del 1571 nel mare greco del golfo di Lepanto la flotta cristiana della Santa Lega riuscì a battere la flotta moresca e fermare definitivamente l’avanzata turca in Europa.

Marcantonio Colonna e La battaglia di Lepanto

L’antefatto, che scatenò questo scontro, fu la presa ed i massacri da parte dei turchi sull’isola di Candia (Cipro) e di altre isole appartenenti a Venezia, nel 1570.

L’isola era consacrata all’apostolo S. Barnaba, amico di S. Paolo, e gli Ottomani nel depredarla profanaro le sacre reliquie del santo.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso. S. Barnaba doveva essere riscattato e gli infedeli ricacciati nelle loro terre.

Nel maggio del 1571, Papa Pio V riuscì a trovare un’intesa tra gli spagnoli, i veneziani, gli austriaci, i genovesi e formare la coalizione della Santa Lega.

Il Papa nel tentativo di riappacificare la Chiesa con la famiglia Colonna, volle come luogotenente della flotta pontificia Marcantonio Colonna consegnandogli lo stendardo con la scritta “In hoc signo Vinces”, simbolo beneaugurante come successe all’imperatore Costantino.

Dietro questa investitura, vi era il tentativo di riallacciare i rapporti della Chiesa con ila famiglia Colonna, scomunicati in passato per aver sostenuto gli spagnoli contro Pio IV,  fino al famoso “Schiaffo di Anagni” quando Sciarra Colonna nel 1303 tradì Papa Bonifacio VIII per il Re di Francia.

Con la vittoria della flotta cristiana, per Marcantonio Colonna fu un trionfo personale ed iniziò per il suo antico ed illustre casato un’ascesa tra le potenti famiglie romane, con la benedizione del Papa. Questa vittoria segnò la rinascita urbanistica di Marino.

La Basilica si San Barnaba

Nel 1640,  la Famiglia Colonna iniziò la costruzione della grande Basilica di S.Barnaba nel luogo ove vi erano due antichissime chiese medioevali: quella di S.Lucia e di S.Giovanni.

Nelle vicinanze della Basilica fu posta la Fontana dei Mori da cui si fece sgorgare dal 1925, con la Sagra dell’Uva, il vino.

I Colonna erano famosi per i loro eccessi e lo sfarzo delle loro feste  e Il costume di usare le statue e le fontane per far sgorgare il vino era pratica antichissima e questa  fu ripresa da Leone Ciprelli nelle conosciutissima tradizione “fontane che danno vino” durante la Sagra dell’Uva.

Nuovo assetto urbanistico per Marino

Tra le altre costruzioni di Marino sorse il Monastero del S. Rosario, si ampliò ed abbellì il Palazzo Comunale (Palazzo Colonna). Palazzo Colonna

 Si mise mano all’assetto urbanistico con nuovi parchi, fontane e giardini, oltre alle due Ville: Villa Colonna-Belpoggio (oggi sede della Biblioteca comunale) e Villa Colonna-Bevilacqua, Ville che ci sono restituite da due quadri del grande Gaspare Vanvitelli.

Tra le cittadine dei Colli Albani solo Marino conserva memorie di quella Vittoria sui Turchi e non solo negli edifici, nelle torri, nelle costruzioni.

Ma un’eco di quella battaglia storica e dei soldati al seguito del Colonna, che fecero ritorno vittoriosi a Marino, ancora permane negli attuali cognomi marinesi derivati dagli antichi soprannomi di battaglia: Arcieri, Armati, Aquili, Aquilani, Belardinucci, Bizzarri, Brunetti, Cavalieri, Cipriani, Galeota, Lancioni, Spadoni, Mori, Moretti, Negroni, Terribili, Vinciguerra e altri ancora.

La Sagra dell’Uva, pensata per dar lustro alla Città di Marino, aveva e ha tuttora i suoi momenti più importanti nelle “fontane che danno vino” e nel corteo storico del trionfo di Marcantonio Colonna che uscendo da Marino si reca a Roma a ricevere gli onori dal Papa, come è rappresentato nel palazzo di Paliano.

Come Marcantonio Colonna diede nuovo impulso urbanistico a Marino, Leone Ciprelli fece decollare e diede nuovo impulso a Marino in Italia e nel mondo grazie alla Sagra dell’Uva.

Autore: Enrico Di Lernia

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